KUM! LAB
PERSONA
PERSONA | La cura del soggetto
In collaborazione con SMaP, IRCCS-INRCA, Università Politecnica delle Marche - Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, Ass. Un battito d'ali.
Vivere il morire: laboratori, tavole rotonde e spettacoli per informare i cittadini di oggi e di domani riguardo agli ultimi sviluppi sugli studi sulla morte (Death Studies), con un focus su cure palliative, trapianti, Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) e tanatologia.
La ricca offerta di questa sezione ha proposto le seguenti attività:
LABORATORIO
Al di…QUA
a cura della Dr.ssa Maria Rita Lombrano
In collaborazione con IRCCS-INRCA
Imparare a Morire, per Imparare a Vivere
Un laboratorio organizzato con la partecipazione della Dr.ssa Maria Rita Lombrano - Responsabile del Dignity Care Project - Simultaneous & End of Life Palliative Care - per l'IRCCS-INRCA di Ancona.
Un medico dalla personalità eclettica che integra nel concetto di “Cura” la creazione di percorsi di formEducazione dell’Essere accompagnerà i ragazzi in un percorso esperienziale creato con gli strumenti della Death Education. In esso sarà offerta la possibilità di aprirsi alla consapevolezza della “mortalità” come fondamento per comprendere la dimensione fisica della vita e la sua fragilità. Attraverso attività cognitive, creative, di interscambio, si co-costruirà uno spazio in cui l’intervento educativo possa permettere di far emergere le “potenzialità di trasmutazione” delle proprie emozioni e dei propri costrutti per facilitare la comprensione della morte e della perdita. Il percorso proposto aprirà ad un “viaggio” che attraverso la dimensione fisica, mentale, emozionale e spirituale permetterà di ritessere l’Esistenza in un’esperienza che ha un inizio e una fine e nello stesso tempo, li trascende entrambi poiché parte di una dimensione eterna.
INCONTRI
Di questa vita che ne facciamo?
Incontro fra psicoanalisi e medicina
Con proiezione della webserie “In famiglia all’improvviso”
In collaborazione con Università Politecnica delle Marche - Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche / SMaP
Con Christian Marazziti, regista di “In famiglia all’improvviso”
Rossana Berardi, Direttrice Clinica Oncologica Università Politecnica delle Marche, Ospedali Riuniti di Ancona
Marina Turaccio, psiconcologa, Socia SMaP
Micaela Ucchielli, psicoanalista, Socia SMaP
La questione sulla quale ci si interroga è: quando si può parlare effettivamente di fine vita? Una vita priva di desiderio è una vita ripetitiva e spenta, “L’infelicità è solo una cattiva abitudine”. I fotogrammi della serie “In Famiglia all’improvviso” del Regista Christian Marazziti promosso da MSD con il patrocinio delle Associazioni Salute Donna, Salute Uomo e Walce, illustrano magistralmente l’impatto che può avere una malattia non solo sul paziente ma sull’intero sistema familiare e sociale. Irrompe, spazza via le finte certezze, mette in discussione la verità del desiderio di ognuno di noi, dando la forza e il coraggio di ripartire da una nuova possibilità: la possibilità che offre la scienza e la possibilità che offre la vita. Non è la durata che rende vivi ma il senso. In questa ottica il laboratorio organizzato da SMaP (Società Marchigiana di Psicoanalisi) con la partecipazione della dottoressa Rossana Berardi - professore ordinario di Oncologia, Università Politecnica delle Marche e Direttrice della Clinica Oncologica Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche. ha lo scopo di far incontrare la medicina con la psicoanalisi su un tema traumatico e doloroso come quello del tumore o della recidiva. E’ un incontro che andrà a sottolineare l’apertura alla vita, cosi come la fiction mette bene in risalto, piuttosto che alla sua chiusura. Ci rivolgeremo ai giovani di 14-18 anni che frequentano le scuole superiori per ascoltare le loro testimonianze e guardare con i loro occhi.
INCONTRI
Avrò cura di te:
Quando il Fine-Vita non è il Fine-Cura
Con Gianmarco Piattellini e Simone Pizzi
in Collaborazione con Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, INRCA
Avrò cura di Te:
quando il fine-vita non è il fine-cura.
La sofferenza costituisce un ambito tematico che spesso crea un orizzonte oscuro, permeato di situazioni penose e tristemente difficili da affrontare. Ciò è tanto più vero nel contesto della pratica medica, poiché il medico è costantemente a contatto con malati che soffrono, in certi casi, giungono al termine della propria esistenza. È questa l’intollerabile paradossalità del morire che è nello stesso tempo epilogo naturale dell’esistenza e sottrazione violenta di libertà, evento fisiologico e insieme traumatico radicale, esperienza del limite ma anche rinvio a una ulteriorità possibile.
Di fronte al dolore (fisico), alla sofferenza (psicologica) e alla morte (psico-fisica) si apre un coinvolgimento che può divenire, oltre che emotivo, anche etico e spirituale. Per questo ogni medico, anche quando possiede una lunga esperienza professionale ed è ben consapevole della veridicità dell’aforisma ippocratico secondo cui “è impossibile curare tutti i pazienti; si tratterebbe di un risultato ancora più difficile del prevedere il futuro” (Hippocrates & Others, 1978, p. 170), può essere costretto a ripensare la sua posizione dinanzi al malato sofferente e morente, a chiedersi che cosa deve fare perché il suo comportamento possa essere corretto e adeguato alle singole e specifiche circostanze.
LABORATORIO
Cominciare… dalla fine!
A cura della Dr.ssa Maria Rita Lombrano
In collaborazione con IRCCS-INRCA
Imparare a Morire, per Imparare a Vivere
Un laboratorio organizzato con la partecipazione della Dr.ssa Maria Rita Lombrano - Responsabile del Dignity Care Project - Simultaneous & End of Life Palliative Care - per l'IRCCS-INRCA di Ancona.
Un medico dalla personalità eclettica che integra nel concetto di “Cura” la creazione di percorsi di formEducazione dell’Essere accompagnerà i partecipanti in questo percorso esperienziale ed interattivo per permettere momenti di autoriflessione in cui confrontarsi con una delle questioni più antiche e delicate per l’essere umano: la relazione fra la Vita e la Morte.
Uno spazio di Death Education rivolto alla comunità, con l’obiettivo di offrire strumenti per colmare il vuoto che si genera dalla “perdita” ed evitare che la morte venga medicalizzata, relegata al fallimento della medicina ed estrapolata dal senso complessivo della Vita. La possibilità di intraprendere un cammino personale per comprendere che cosa significa vivere e soprattutto “dover morire”; un confronto con la propria dimensione fisica, mentale, emozionale e spirituale per permettersi di ritessere l’Esistenza in un’esperienza che ha un inizio e una fine e nello stesso tempo, li trascende entrambi poiché parte di una dimensione eterna.
LABORATORIO
Il Dr. Pupozzi incontra
In collaborazione con Associazione Un battito d’ali.
Verrà proposto un incontro per parlare di come ci prendiamo cura dei bambini ricoverati in Ospedale e di come prenderci cura di noi. Il Dr. Pupozzi ( Esperto di attività ludica di lunga esperienza in ambito ospedaliero) è un personaggio molto amato in corsia, accoglie i piccoli pazienti al momento dell’ingresso in reparto e li accompagna per tutta la degenza aiutandoli a comprendere attraverso il gioco la routine ospedaliera. La sua figura riesce a modificare la percezione del medico e dell’ambiente ospedaliero. L’obiettivo del laboratorio sarà quello di superare paure e pregiudizi nei confronti dei dottori e dell’ambiente medico in generale. Insieme al dr. Pupozzi sarà presente una Cardiologa che parlerà dell’importanza del prendersi cura, provvedendo alla trasmissione corretta di informazioni riguardo la sana alimentazione e l’importanza del rapporto con essa, senza trascurare gli importanti segni e sintomi che il nostro corpo ci invia e focalizzando l’attenzione su un importante alleato della vita quotidiana di bambini ed adulti: l’attività fisica
A cura di: Jonas Ancona
Centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi, responsabile delle attività sul territorio del festival KUM! Jonas Ancona fa parte della rete associativa di Jonas Italia, fondata nel 2003 da Massimo Recalcati. Si occupa della cura, della prevenzione, della ricerca scientifica dei nuovi sintomi e del disagio contemporaneo
Obiettivi
Il percorso proposto è un viaggio che attraverso la dimensione fisica, mentale, emozionale e spirituale permetterà di ritessere l’Esistenza in un’esperienza che ha un inizio e una fine e nello stesso tempo, li trascende entrambi poiché parte di una dimensione eterna.