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2024
DOMENICA
7
APRILE
A partire dalla Dichiarazione di Salamanca (Unesco, 1994) i principi dell’inclusività hanno informato il discorso pubblico e istituzionale sulla scuola. Forte dell’esperienza dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, avviata sin dagli anni Settanta, la scuola italiana è stata tra le più sensibili ai valori dell’inclusione. Ma ha anche inteso questi valori come sinonimi di integrazione, smarrendo, nella teoria e nelle pratiche, il senso di una profonda differenza semantica e concettuale tra inclusione e integrazione. Ha così rischiato di restare paralizzata, nell’impossibilità di decidere tra l’una e l’altra delle sue vocazioni storiche: quella che ne fa uno strumento di mobilità e accesso sociale, e quella che ne fa uno strumento di selezione sociale.
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Rossana Lista, laureata in filosofia, dottore di ricerca in letterature comparate, si interessa di questioni all’incrocio tra filosofia, letteratura e psicoanalisi, con particolare attenzione all’epistemologia della conoscenza storica, alla teoria della traduzione e alla storia delle idee. Già co-direttrice della collana Hi- storytelling (Clueb), è saggista, traduttrice dal francese e dal tedesco (Einaudi, Zanichelli, Il Mulino), redattrice della rivista Frontiere della psicoanalisi (Il Mulino).