KUM! Cantiere
2024
SABATO
6
APRILE
A chi, se non alla scuola, affidare il compito severo e nobile di queste sfide: interrogare, intelligere, invenire? Quale altra istituzione può oggi assicurare una tale polizza culturale e civile?
Scuola deriva da scholé, parola greca che indica il tempo che il cittadino riservava alla propria formazione (paidéia): non frammentata né monoculturale, che vorrebbe ridurre e confinare a disciplina specifica la stessa educazione sentimentale, bensì integrale e completa, modellata sul cerchio (enkýklios), la forma geometrica perfetta. Una scuola dove i professori (profiteri) non siano declassati a burocrati e umiliati a capoclasse ma, riconosciuti economicamente e socialmente, possano professare a pieno titolo l’affascinare (delectare), l’insegnare (docere), il mobilitare le coscienze (movere), come aruspici di quella cosa tremenda e stupenda che è la vita dei giovani, che Erasmo considerava «il bene più prezioso della città».
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Ivano Dionigi è Professore Emerito di Lingua e Letteratura latina dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, di cui è stato Magnifico Rettore dal 2009 al 2015. È Presidente del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, Consultore del Pontificio Consiglio della Cultura, Direttore del Centro Studi “La permanenza del classico”, Presidente di Garanzia del Centro Internazionale di Studi Umanistici “Umberto Eco”. Grande Ufficiale della Repubblica Italiana.
Tra i suoi libri più recenti, si segnalano Il presente non basta. La lezione del latino (Mondadori 2016); Quando la vita ti viene a trovare. Lucrezio, Seneca e noi (Laterza 2018), Osa sapere. Contro la paura e l’ignoranza (Solferino 2019); Parole che allungano la vita. Pensieri per il nostro tempo (Raffaello Cortina 2020); Segui il tuo demone. Quattro precetti più uno (Laterza 2020), Benedetta parola. La rivincita del tempo (Il Mulino 2022); L’apocalisse di Lucrezio. Politica, religione, amore (Cortina 2023).