KUM! Cantiere
2024
DOMENICA
7
APRILE
h. 11:30 | Teatro Sperimentale
DIALOGHI
IL '68. ALFABETIZZAZIONE DI UN PAESE, E RITORNO
Il Sessantotto è stato il culmine di un virtuoso percorso di alfabetizzazione della società. È stato un momento in cui larghi settori della società hanno preso parte per la prima volta alla costruzione di una cultura comune e di un inedito desiderio di rinnovamento. L’Antisessantotto che tuttora lo denigra coi luoghi comuni del 6 politico e della fine del merito ha prodotto invece la retrocessione nell’ignoranza di grandi masse. Del resto, è proprio il desiderio di crescita e creazione condivisa, espresso da quella stagione unica, a costituire il bersaglio polemico dell'Antisessantotto e il nemico eterno dell'eterno conservatorismo italiano. Rimettere il sapere nelle mani di pochi, riconsegnare le chiavi della città agli antichi detentori, ecco il progetto oggi, al termine di un lungo ciclo storico, sembra sul punto di realizzarsi senza riserve, spesso col plauso di chi quel progetto restaurativo è destinato a subire.
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È uno dei giornalisti più apprezzati della televisione italiana, promotore e conduttore di format tv che hanno fatto la storia del piccolo schermo.
Nato a Beirut da una famiglia ebraica, dopo aver lavorato al quotidiano “Lotta continua”, a “Il Lavoro di Genova” e a “Il manifesto”, dal 1983 è inviato politico del settimanale “L’Espresso”.
Dal 1993 al 1996 vicedirettore e, fino al 1998, corrispondente de "La Stampa", è stato per alcuni mesi direttore del TG1 per la RAI (2000). Nel 2001 è passato all’emittente televisiva La 7, dove è rimasto fino al 2013 e dove ha condotto fino al 2012 il programma L’infedele e nel 2013 Zeta. Dal 2020 è una delle firme de "Il Fatto Quotidiano".
Del 2014 è il programma di approfondimento Fischia il vento, in onda su laeffe e Repubblica.it, del 2016 Islam, Italia, del 2017 sono Operai e Ricchi e poveri, del 2018 La difesa della razza e del 2019 L’approdo su RAI Tre.
Ha pubblicato alcuni saggi, tra i quali occorre citare: Operai (1987); Crociate. Il millennio dell’odio (2000); Tu sei un bastardo. Contro l’abuso d’identità (2005); Scintille. Una storia di anime vagabonde (2009); Concetta. Una storia operaia (2017); Noi, partigiani. Memoriale della Resistenza italiana (2020); L’infedele. Una storia di ribelli e padroni (Feltrinelli, 2020); con L. Gnocchi ha curato i volumi Noi partigiani. Memoriale della Resistenza italiana (2020) e Noi ragazzi della libertà. I partigiani raccontano (Feltrinelli 2021). Il suo ultimo libro si intitola Giornalisti da marciapiede (EGA-Edizioni Gruppo Abele, 2022).
Sociologo ed economista, insegna Sociologia (Corso Avanzato) e Analisi e istituzioni del
capitalismo contemporaneo all’Università Cattolica di Milano. Ha tenuto corsi in Francia, a Buenos Aires, Città del Messico, New Haven, Berlino, Lima e Kyoto.
Attualmente è Permanent Research Fellow del Centre for Ethics and Culture della Notre Dame University (US).
È autore di numerosi saggi e ha partecipato anche da Direttore a network internazionali per UE, MIUR e altri enti pubblici e privati.
È editorialista de "Il Corriere della Sera" e "Avvenire".
Guido Viale ( www.guidoviale.it ) è nato a Tokyo nel 1943. Vive a Colle di Val d’Elsa (SI). Ha lavorato come economista in Italia e all’estero.
Tra le sue pubblicazioni: Il Sessantotto, Mazzotta, 1978 e NdA, 2008, 2015 e 2018; Un mondo usa e getta, Feltrinelli, 1994 e 2000; Tutti in taxi – Demonologia dell’automobile, Feltrinelli, 1996; La civiltà del riuso, Laterza, 2010; Virtù che cambiano il mondo – Partecipazione e conflitto per i beni comuni, Feltrinelli, 2013; Rifondare l’Europa insieme a profughi e migranti, NdAPress, 2016; Slessico familiare, Interno4, 2017; Giorno dopo giorno - 1968-2018, Cinquant’anni di nuovi inizi, Mimesis, 2018; La parola ai rifiuti, Interno4, 2019; Dal lavoro alla cura – Risanare la Terra per guarire insieme, Interno4, 2021; Niente da dimenticare – Verità e menzogne su Lotta continua, Interno4, 2023.