KUM! Cantiere
2024
SABATO
6
APRILE
h. 11:30 | Teatro Sperimentale
RITRATTI
GIOVANNI GENTILE. TRA RETORICA E RIVOLUZIONE PEDAGOGICA
Il nome di Gentile è legato alla Riforma da lui elaborata come Ministro della Pubblica Istruzione nel 1923. Mussolini la giudicò "la più fascista delle riforme" e nelle sue linee essenziali è rimasta in vigore anche negli anni della Repubblica. Fu duramente contestata per il suo carattere autoritario e classista, fino a diventare il simbolo di tutto quanto c’è di antidemocratico nella scuola italiana. Tuttavia la filosofia che la ispirava aveva ben poco a che fare con gli esiti nefasti che ne discesero sul piano istituzionale. Il pensiero pedagogico di Gentile ha infatti un tratto intrinsecamente rivoluzionario, molto più vicino alle istanze dei contestatori del '68 che a quelle del fascismo-regime. Com’è possibile, allora, che un pensiero così radicale sia potuto diventare, con l’assenso del suo stesso autore, una retorica vuota e repressiva? Come liberare la filosofia gentiliana dal ciarpame fascista per farne il motore di una scuola finalmente aperta e inclusiva?
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Rocco Ronchi, filosofo, insegna presso l’Università degli Studi dell’Aquila e presso l’IRPA (Istituto di ricerca di psicoanalisi applicata) di Milano e Ancona. Tiene corsi e seminari in varie università italiane e straniere. Dirige la collana “Canone minore” per la casa editrice Mimesis di Milano e la collana “Filosofia al presente” per la casa editrice Textus dell’Aquila. Organizza e coordina la scuola di filosofia teoretica Praxis di Forlì. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Gilles Deleuze, Feltrinelli, Milano 2015; Il canone minore. Verso una filosofia della natura, Feltrinelli, Milano 2017 (La ligne mineure, Mimésis France, 2020); Bertolt Brecht, Orthotes, Napoli-Salerno 2017. Insieme a Riccardo Panattoni ha curato il volume: Immanenza: una mappa, Mimesis, Milano 2019 e Kafka:, Mimesis, Milano 2023.