“Ho bisogno di essere, ho bisogno di valere qualcosa in questo mondo”: sono le parole della fotografa Letizia Battaglia, intervistata dalla psicoterapeuta e psicoanalista Monica Carestia.
Letizia si è sempre distinta nella società odierna per il suo carisma, per la sua passione e per il suo tocco profondo e sensibile con cui si avvicina ad ogni tipo di realtà. Tocco che non si ferma in superficie, bensì arriva fino all’essenza di una persona, come dimostrano gli sguardi e gli istanti di movimento fotografati.
Afferma di essere attratta dalle persone problematiche, che hanno una vita sghemba, perché crede nella possibilità di aiutarli e anche nel fatto che in loro vi sia una sensibilità più intensa e sentita.
Queste persone purtroppo non riescono a dimostrare sempre il loro valore, quindi non si possono definire individui dotati di libertà. Libertà che può assumere svariate declinazioni e che non tutti hanno la possibilità di perseguire.
Invece Letizia Battaglia sin da bambina ha avuto una tensione particolare alla libertà, valore in cui crede fermamente e che ha potuto provare sulla propria pelle durante l’infanzia nella città di Trieste, e che ha apprezzato fino in fondo quando si trasferì a Palermo e le fu tolta.
Tutti dovrebbero seguire il suo esempio. Non basta l'ammirazione per le sue parole, che sono un trionfo d’amore verso il prossimo, di passionalità, di ricerca, di avventura e di esortazione a valere qualcosa per gli altri.
E infine la vecchiaia, questa parola tenuta nascosta dalla nostra società, in Letizia assume una sfumatura carica di colori, perché dopo una vita attraversata da esperienze di ogni tipo, questa vita, queste espereinze, rappresentano una enorme eredità per i più giovani che hanno la responsabilità di portare avanti il nostro mondo.