KUM! Festival si lega a doppio filo con la sua location: la Mole Vanvitelliana, una metaforica linea di continuità tra la terraferma e il mare aperto. 20.000 mq raccontanti attraverso la forma di pentagono che ha il significato e la perfezione del cerchio, forma tesa a rappresentare il compendio dell’universo.

L'edificio vanvitelliano costruito a partire dal XVIII secolo, può fregiarsi di valenze architettoniche e urbanistiche particolarmente innovative: la Mole è un rinterro, un’isola artificiale in acque aperte. Vanvitelli lo progetta sfruttando le tecniche utilizzate a Venezia per la costruzione del nucleo centrale e del perimetro. Nel 1732 iniziano i lavori per l’imponente costruzione destinata a luogo difensivo, ruolo rilevabile dalla separazione quasi totale dalla terraferma e che doveva assumere la funzione sanitaria di quarantena periodo d'isolamento forzato per i contumaci e le mercanzie che arrivavano via mare dall’Oriente.

Verso l’inizio dell’800 riveste anche la destinazione a carcere, nel 1844 diviene raffineria degli zuccheri e cento anni dopo magazzino dei tabacchi greggi. Solo nel 1956 la città riconquista la Mole grazie alla ricostruzione delle due rampe di accesso, tornando ad essere un’intima connessione tra Ancona e il mare. Acquisita dal Comune di Ancona nel 1997, la Mole Vanvitelliana è per entità degli spazi e rilevanza delle iniziative ospitate, il principale centro espositivo delle Marche.